II Centro di Etica Ambientale di Bergamo si propone come un Laboratorio Epistemico di riflessione, di approfondimento, di rielaborazione critica, di sistematizzazione del campo dei saperi e delle pratiche connesse al complesso territorio dell’operare umano in relazione all’ambiente, quindi dei vari settori e percorsi che l’attraversano e lo costituiscono: dall’epistemologia alla scienza, dalla filosofia alla religione, dalla psicologia alla pedagogia, dall’agricoltura all’urbanistica, dall’energia alla medicina …
Una duplice sollecitazione
Esso, in particolare, intende aprirsi all’ispirazione legata ai nuovi principi dell’ormai affermata “etica della responsabilità” che nell’impegno della salvaguardia dei beni naturali del Pianeta, anche nella prospettiva di una loro oculata fruizione da parte delle future generazioni, appare mossa da una duplice sollecitazione:
- la prima legata alle sempre più gravi contraddizioni interne alla forma attuale dell’assetto tecnico del mondo, alle nuove inedite emergenze (nelle varie denominazioni: “rischio di collasso” (Diamond), di “sesta estinzione della vita del pianeta” (May), di “estinzione dell’uomo” (Lovelock)).
- l’altra sollecitazione, invece, interna ai percorsi dell’“Abitare”, è definibile come la via di un “nuovo umanesimo”, dalla complessità e dalla bellezza delle forme (ontologica, cognitiva, etica, spirituale) e da un nuovo senso di responsabilità e prudenza ad ispirazione dell’operare umano. Essa si afferma a conclusione di un processo che, già avviato nel corso dei secoli XIX e XX, ha registrato spazi sempre più ampi di legittimazione negli ultimi quarant’anni.
La via della bellezza
Una via, questa della complessità e della bellezza epistemica come della responsabilità etica, che appare la più attrezzata per fronteggiare quel disagio attuale della civiltà, che è anche espressione di una inadeguatezza del modo di pensare e delle pratiche di vita nei confronti della potenza delle sfide che l’attuale sviluppo dell’assetto tecnico del mondo impone.
A sintesi dei principi ideali che concorrono a delineare una condivisibile piattaforma etico-epistemica possono, allora, essere posti:
- la concezione di un mondo non oggetto, non a disposizione della logica e/o della volontà di potenza del genere umano, ma come realtà complessa, dinamica, che mantiene una sua trascendenza nei confronti delle strategie di controllo.
- la concezione di un essere umano che riscopra, nella dialettica anche della distinzione dei piani, il profondo legame che lo unisce alla natura, e si disponga ad una rinnovata, più dialogica, più sim-patetica unità con la stessa.
- una nuova “etica della terra” che stimoli l’operare dell’uomo ai valori della sobrietà, della prudenza, del limite, del rispetto, financo dell’amore e della pietà nei confronti delle forme che la “danza della vita”
L’Etica ambientale si configura, così, come una sistematica riflessione critica circa i fondamenti che regolano il vivere collettivo e la Res publica, quale ponte culturale tra passato, presente e futuro, e quale sintesi dinamica tra valori laici e religiosi.
I compiti del Centro di Etica Ambientale
Il Centro di Etica Ambientale di Bergamo ha il compito di accompagnare, nella direzione di una più armonica e conviviale alleanza tra uomo e ambiente naturale, la nuova fase di ricerca e di sviluppo che l’umanità ha intrapreso in questo inizio del terzo millennio, ormai definita come fase della “terza rivoluzione industriale”, nelle sue articolazioni più generali come nelle sue traduzioni più concrete ed empiriche, specifiche del territorio della Provincia di Bergamo.
- Compito del Centro sarà quello di un impegno organico nell’ideazione, promozione, diffusione di strategie e piattaforme epistemiche aggiornate, ispirate ai nuovi scenari di cultura ambientale, articolati dai vari piani epistemologici, etici, spirituali, e proposte secondo i principi della condivisione, del confronto critico, dell’atteggiamento problematico.
- Il Centro svilupperà attività di sensibilizzazione, ricerca, studio, riflessione, dibattito, formazione, organizzazione di eventi e costituirà luogo di dialogo tra istanze scientifiche, religiose e sociali, in collaborazione con tutte le Istituzioni laiche e religiose ed in sinergia con le forze sociali, sindacali e politiche.
Il Centro, al proposito, come realtà incardinata nel territorio della Provincia di Bergamo, in considerazione delle caratteristiche di ricchezza ambientale e biodiversità, sempre più compromesse dal cambiamento, dalle trasformazioni e dallo sviluppo in atto, necessita della promozione e del consolidamento di una strategia culturale fondata sul ruolo centrale che l’Etica, in dialogo con i vari campi del sapere e delle pratiche, può svolgere, come luogo centrale di interlocuzione e di mediazione tra i diversi soggetti che concorrono al governo del territorio.